Sebbene avessi gia presentato nel precedente articolo, il festival di dicembre e lo stesso Yule, legendo e rileggendo, mi son accorto che comunque qualcosa mancava nell'articolo..
Sebbene all'interno delllo stesso vi fosse scritto qualcosa in più a quanto è possibile vedere sulla rete e su molti libri che trattano l'argomento, la sensazione era della mancanza di qualcosa.. qualcosa di particolare.. unaserie di riflessioni che oggi, giorno della vigilia di Yule, mi sono state lampanti quasi come se Il Cervo Parlasse alle mie orecchie..
Sostanzialmente ho gia descritto nell'articolo precedente la natura di Yule, ma vi è un singolo elemento così banale e alla portata di tutti che sfugge, in effetti pensare ai Grandi Sabba solo come momenti di festa è giusto ma altrsì limitante, poichè sebbene la natura dei Celti fosse pragmatica e anche godereccia (sopratutto dei Celti cisalpini entrati in contatto con le civiltà villanoviane etrusche), va comunque rammentato che il loro spirito giocondo era accompagnato da un forte spirito riflessivo e meditativo..
Esattamente come la luce induce a pensieri giocondi, è anche sinonimo di grandi qualità illuminanti e mentali e proprio questa festa , che celebra la rinascita della Luce, deve celebrare il divertimento unito alla riflessione..
poichè proprio il Bicorne sussurrando mi disse..
"Un Nuovo Ciclo è finito.. Quel che è stato raccolto è raccolto, ora è tempo di gioire e riflettere, presto sarà tempo di una nuova semina e di un nuovo Raccolto.."
questa sintetica frase esprime in tutta la sua essenza quel che è Yule, la riflessione per i raccolti passati, la gioia per i raccolti futuri!
in allegato lascio il link per
l'articolo precedente
